E’ innegabile come il desiderio di non invecchiare coinvolga in modo più o meno costante tutti gli individui nel corso della vita. L’eterna giovinezza non va confusa con il desiderio di immortalità infatti quest’ultimo si scontra con il tema della morte differentemente al desiderio di non invecchiare che ambisce al mantenimento di quell’epoca aurea della vita in cui ci si sente nel massimo splendore. Dopo la giovinezza si fa spazio il ricordo nostalgico del tempo che non c’è più. Il desiderio di restare giovani in eterno nasce dal timore del decadimento psico fisico ancor prima che del timore della morte.
Miti e racconti sull’eterna giovinezza trovano grande spazio nella storia dell’uomo e si trovano nella letteratura di ogni epoca e di molte civiltà. Il più celebre resta il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde ma non è possibile non citare la fiaba di Peter Pan oppure il culto della bellezza e della giovinezza di alcuni personaggi storici come la principessa Elisabetta di Baviera nota come principessa Sissi. Nell’antichità troviamo il Sacro Graal come donatore di vita eterna attraverso la guarigione di ogni ferita oppure ancora il mito di Gilgamesh che affronta il tema molti secoli prima di Cristo.
La consapevolezza dell’ineluttabile invecchiamento che affligge ogni essere vivente rende questo tempo ancor più affascinante.
In medicina e in biologia non si definisce il concetto di eterna giovinezza ma da tempo si studia il tema della longevità . Studi recenti affermano che, grazie all’ingegneria genetica e alla manipolazione del codice genetico, presto sarà possibile prolungare la vita media dell’uomo oltre i cento anni.
È di questi giorni la notizia della diffusione delle pratiche di ibernazione che consentirebbero all’organismo di poter tornare in vita centinaia di anni dopo nella speranza che il progresso scientifico abbia raggiunto livelli sufficienti sconfiggere malattie oggi mortali.
La chirurgia plastica sfiora il tema nella sua accezione più superficiale grazie alle tecniche di ringiovanimento corporeo che spesso tendono a riportare l’aspetto dell’individuo ad una condizione più consona alla vitalità intellettuale del soggetto. A tal proposito si è assistito negli ultimi anni ad una sempre maggior richiesta di interventi di medicina e chirurgia estetica non più volti al miglioramento di alcune caratteristiche fisiche ma al solo scopo di ringiovanire l’aspetto o di prevenire l’invecchiamento con tecniche di medicina antiaging.