LA LIPOSUZIONE – dentrocasa, maggio 2012

La liposuzione è un intervento chirurgico finalizzato all’asportazione del tessuto adiposo mediante l’utilizzo di piccole cannule aspiranti. L’indicazione all’intervento si pone per la rimozione delle adiposità localizzate ovvero quelle aree in cui il grasso è particolarmente esuberante e disarmonizza la silhouette corporea.

Le cellule fondamentali che costituiscono il grasso prendono il nome di adipociti ed hanno la particolare caratteristica nell’adulto di perdere la capacità di replicarsi se non in condizioni estreme. Da questo concetto si evince come l’aumento di peso dipenda da un loro aumento volumetrico e non da una loro moltiplicazione. Tutto ciò è ben noto alle signore che frequentano la palestra o che si cimentano in severe diete ipocaloriche nel tentativo vano di eliminare i fastidiosi cuscinetti sulle cosce senza alcuna soddisfazione. Con questo non si vuole dire che palestra e dieta siano inutili anzi una corretta alimentazione è alla base della salute e la via migliore per perdere peso tanto più se supportata da una adeguata attività fisica. La liposuzione, al contrario, non ha la velleità di far dimagrire le persone ma ha il solo scopo di eliminare le adiposità localizzate cioè rimodellare in modo irreversibile la silhouette corporea armonizzandone le forme.

Il chirurgo attraverso apposite cannule di piccolo diametro rimuove il tessuto adiposo in modo selettivo dove risulta esuberante minimizzando i segni dell’atto chirurgico a piccolissime cicatrici millimetriche scarsamente visibili.

È una procedura che può essere indicata, dopo l’adolescenza e con le dovute eccezioni, in ogni fascia di età e per molti distretti corporei: le cosce, l’addome e i fianchi, le braccia, le regione al di sotto del mento, le ginocchia e le caviglie.

Ci piace considerare liposuzione, lipoaspirazione e liposcultura sostanzialmente tre sinonimi infatti queste definizioni sono riconducibili alla medesima procedura chirurgica sia pure con un maggior risalto dell’aspetto chirurgico piuttosto che estetico o viceversa. Esistono invece differenti tecniche di esecuzione.

La liposuzione meccanica prevede l’impiego di cannule collegate ad un aspiratore che genera una pressione negativa. La cannula penetra nel tessuto adiposo e ne stacca dei frustoli che vengono via via aspirati. Nella sua versione tradizionale gli strumenti sono manovrati dalla sola mano del chirurgo diversamente da altri presidi in cui parte del movimento della cannula è impartito da sistemi pneumatici o elettrici. Nella lipoaspirazione ad ultrasuoni si utilizzano cannule che sono in grado di disgregare il grasso proprio attraverso l’emissione di ultrasuoni ed in quella laser il medesimo effetto è ottenuto dalla emissione di una raggio laser. Con entrambe le procedure nel caso di modeste aree il grasso demolito rimane nel contesto del tessuto adiposo e poi sarà riassorbito corpo. Quando si trattano volumi maggiori diviene consigliabile integrare con una aspirazione dei detriti tissutali.

In ogni caso per aree di modesta entità si può eseguire l’intervento in anestesia locale ma se la quantità di tessuto adiposo che si prevede di asportare o l’estensione della zona da trattare assumono una certa rilevanza è doveroso ricorrere ad una forma di anestesia maggiore di supporto come la sedazione o la generale. In funzione dell’entità dell’intervento è possibile prevedere un regime di day hospital oppure un breve ricovero. Il paziente lamenta nei primi giorni dopo l’intervento una dolenzia di superficie che si accompagna a qualche livido per un paio di settimane. La medicazione prevede una guaina contenitiva da indossare pe run tempo variabile dalle due settimane al mese.

La storia della liposuzione è piuttosto recente infatti, dopo i primi timidi accenni negli anni venti, la sua nascita si colloca in Francia nei primi anni 80 da dove in breve tempo viene divulgata in tutto il mondo rendendola uno tra gli interventi di chirurgia estetica più praticati; in Italia se ne contano circa centomila all’anno ma il trend è in crescita costante.